— ANPI Colle Val d'Elsa

Archive
Aggiornamenti

Grazie a tutti i partecipanti alla Conferenza e al pranzo! Una bella giornata partigiana e un’ottima occasione per ritrovarsi e sostenere la nostra sezione. Un ringraziamento particolare a Corrado Tempini, partigiano della XXIII Brigata Garibaldi “Guido Boscaglia” e a Lida Pocci, due dei nostri soci di più vecchia data, la cui presenza ci ha fatto grande piacere. Grazie anche a Riccardo Margheriti, vicepresidente vicario dell’ANPI provinciale, che, insieme a noi, ha coordinato la mattinata della conferenza. Vi aspettiamo ai prossimi appuntamenti, intanto qui sotto potete vedere le foto dell’iniziativa.

Read More

 Si è tenuto ieri al circolo Arci Blue Train di Poggibonsi l’incontro con Dimitri Deliolanes, autore di “Alba DorataLa Grecia nazista minaccia l’Europa“: molta gente e bel dibattito. Chi non fosse potuto venire (o chi volesse comunque riascoltare gli interventi) può cliccare al link qui sotto e accedere al podcast integrale della serata.
Grazie a tutti, ci vediamo alla prossima!

 

 

Read More

image

Abbiamo letto prima con stupore, poi con sconcerto e con rabbia e infine con indignazione le parole pronunciate dal Presidente dell’ANPI a proposito della morte del criminale Erich Priebke: “Rispettiamo la persona di fronte alla morte”.

Diciamo subito che noi non possiamo sentirci rappresentati da parole come “rispetto” e “persona”, quando si riferiscono ad un criminale assassino. Per noi è evidente che come non ci poteva essere nessun rispetto in vita, non può essercene nemmeno in punto di morte per qualcuno che ci rifiutiamo di definire “persona”, come si merita chi ha fino in fondo ritenuto che i non appartenenti alla “razza ariana” erano untermenschen. Visto che a Smuraglia piace la sintesi, gli bastava citare il titolo del film di Fritz Lang “Anche i boia muoiono”, dedicato all’attentato con cui partigiani cecoslovacchi nel 1942 giustiziarono il “boia di Praga” Reinhard Heydrich, la vera mente della “soluzione finale”.

Sappiamo che esiste una verità storica e una verità giudiziaria che spesso non coincidono. Per Priebke essa ha coinciso troppo tardi, e quindi possiamo (a malincuore) anche concordare che sia assurda una giustizia che arriva dopo 54 anni e che può andare anche bene che non si tenga in galera un ergastolano a 85 anni e lo si mandi agli arresti domiciliari: fine. Quello che è inconcepibile – e che Smuraglia doveva sottolineare – è che a questo criminale fosse stato dato il permesso (a 93 anni!) per “lavorare” fuori casa, che abbia potuto girare tranquillamente per Roma con guardie del corpo (pagate da chi?), che si tengano militari (!), poliziotti, carabinieri (purtroppo pagati sappiamo da chi) a presidiare in queste ore il suo appartamento, come avvenne anche a luglio, quando essi si scontrarono con il gruppo di manifestanti della comunità ebraica che protestavano contro chi voleva fare una festa per i 100 anni del boia delle Fosse Ardeatine.

Nella nostra Associazione ci possono essere posizioni e sensibilità diverse, che pure vanno tenute insieme, ma ci sono alcuni punti irrinunciabili: noi conosciamo bene coloro che si batterono dalla parte giusta, per la libertà, la giustizia, la pace, la democrazia, la solidarietà, spesso sacrificando la loro vita, ma conosciamo anche coloro che combatterono dalla parte del fascismo e del nazismo, che facevano della violenza, della sopraffazione, della guerra, del razzismo la loro ideologia, coloro che volevano un “Nuovo ordine” europeo e mondiale fondato sulla superiorità di nazioni e di popoli su altre nazioni e altri popoli da ridurre in schiavitù.

Ecco perché noi non possiamo rispettare la persona del boia Priebke nemmeno da morto, perché abbiamo sempre saputo da che parte egli stava: ci auguriamo che se lo ricordi anche il Presidente dell’ANPI.

Il Consiglio Direttivo della Sezione ANPI di Colle di Val d’Elsa   

Read More

logo_sito_costellazione

Da anni ci battiamo, oltre che per la difesa dei principi della Costituzione, anche per la sua completa applicazione. Ogni iniziativa che vada in questo senso troverà sempre l’ANPI di Colle Val d’Elsa in prima fila: è ciò che i nostri iscritti si aspettano da noi, ed è ciò che ci hanno confermato, nel corso di questi ultimi tempi, con il loro sempre più attivo e partecipe sostegno.
Per questo motivo l’ANPI di Colle di Val d’Elsa ha deciso di aderire alla manifestazione “Costituzione: la via maestra” promossa da Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky (Roma, 12 ottobre 2013).
L’ANPI nazionale ha deciso di non partecipare all’iniziativa con giustificazioni che ci sembrano, francamente, poco comprensibili. La nostra adesione è convinta.

ANPI circolo di Colle di Val d’Elsa

Read More

Siria_02

Rubiamo le parole a Gino Strada, per rendere esplicita la nostra radicale contrarietà ad ogni tipo di intervento armato in Siria. Nonostante il disaccordo e le critiche di Cina, Russia, dell’Alleanza Bolivariana per le Americhe (che comrpende, tra le altre nazioni, Bolivia, Ecuador, Venezuela, Cuba, Nicaragua) e, soprattutto, nonostante il voto contrario del Parlamento inglese, la guerra alla Siria sembra ormai alle porte. In questo senso vanno le dichiarazioni del presidente statunitense Obama e di quello francese Hollande, qui riuniti in un inedito asse strategico. Non sappiamo ancora quel che farà l’Italia: se dirà no, e se il suo no sarà sostanziale; oppure se aspetterà un’eventuale più estesa copertura a livello sovranazioanle. Ad ogni modo, la nostra opposizione alla guerra è totale.

/

 «Questo dunque è il problema che vi presentiamo, netto, terribile e inevitabile: dobbiamo porre fine alla razza umana oppure l’umanità dovrà rinunciare alla guerra?»
Lo scrivevano Bertrand Russell e Albert Einstein nel 1955.

Sono passati quasi sessant’anni, ma l’umanità non ha ancora rinunciato alla guerra. Anzi, ancora una volta, viene presentata come l’unica opzione possibile per mettere fine a un conflitto.
Non lo è. L’abbiamo visto con i nostri occhi in Iraq, in Afghanistan, in Libia: le guerre “per la pace” hanno solo alimentato altra violenza e in questi Paesi i civili continuano a morire, ogni giorno.

Ai morti già causati dalla guerra in Siria se ne aggiungeranno altri, perché scegliere le armi oggi significa decidere sempre, consapevolmente, di colpire la popolazione civile: nei conflitti contemporanei il 90% delle vittime sono sempre bambini, donne e uomini inermi.
Centinaia di migliaia di persone hanno già abbandonato la Siria per cercare rifugio nei Paesi vicini. Li abbiamo incontrati anche in Sicilia, dove i nostri medici stanno garantendo le prime cure ai profughi che stanno sbarcando sulle coste di Siracusa.

In tutti questi anni abbiamo visto che la guerra è sempre l’opzione più disumana, e inutile.
Chiediamo che l’Italia rifiuti l’intervento armato e si impegni invece per chiedere alla comunità degli Stati l’immediato intervento diplomatico, l’unica soluzione ammissibile secondo il diritto internazionale, l’unica in grado di costruire un processo di pace che abbia come primo obiettivo la tutela della popolazione siriana, già vittima della guerra civile.

L’umanità può ancora decidere di rinunciare alla guerra: difendere e praticare i diritti umani fondamentali è l’unico modo per costruire le basi per una convivenza pacifica tra i popoli.

Gino strada

Read More

In occasione della rievocazione della caduta del fascismo ( 25 luglio 1943) il Comitato provinciale dell’ANPI, recandosi alla “Porcareccia” ed a ” Casa Giubileo”, purtroppo ha dovuto costatare che era stato compiuto un atto vandalico di enorme gravità. Dai cartelli che ricordano il rastrellamento e la fucilazione dei 19 Partigiani da parte dei fascisti nel 1944, è stato abrasato e reso illeggibile il nome di Vittorio Meoni. L’unico che pur gravemente ferito riuscì a salvarsi e testimoniare la dinamica di quel terribile eccidio.
Forse qualc’uno ha pensato di poter proseguire oggi, nell’anonimato, ciò che non riuscì al plotone di esecuzione fascista: far scomparire dal necessario ricordo di quel terribile assassinio Vittorio Meoni, la cui testimonianza, dopo la vittoria del 25 Aprile 1945, portò alla cattura alla condanna dei fascisti che lo avevano ordinato e di quelli che lo avevano eseguito.
Per fortuna Vittorio Meoni non solo è ancora fra noi, ma da Presidente provinciale dell’ANPI, prosegue il suo instancabile impegno di antifascista militante, di educatore alla democrazia, alla tolleranza e di strenuo difensore della Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza.
L’ANPI manifesta perciò la sua più ferma solidarietà al suo Presidente ed il più totale sdegno per l’atto compiuto da qualc’uno dei “neofascisti” che tuttora si aggirano anche in provincia di Siena. E convinta che nulla ormai potrà riportarci indietro nel tempo, riafferma con forza che nessuno deve permettersi di cancellare i “simboli della memoria” dei terribili sacrifici di vite umane che furono necessari per abbattere la dittatura fascista , liberare l’Italia dalle truppe naziste.
Per questo, di fronte ad un atto vile, che ripugna alla coscienza di tutti i sinceri democratici, l’ANPI esprime profonda preoccupazione per il riemergere di rigurgiti di tipo fascista non sufficientemente contrastati, e la propria volontà di combatterli con tutti gli strumenti che la democrazia e la Costituzione della Repubblica ci mette a disposizione, perché atti di inciviltà come
quello sopra ricordato non abbiano più a ripetersi.

P.Il Comitato Provinciale ANPI

Il Vice Presidente
Riccardo Margheriti

Read More